23 marzo 2014

Marco Arturo Villa: sull'importanza del sapere nella salute.

“… chi sa può scegliere, chi non sa subisce”
Marco Arturo Villa


Marco Arturo Villa, matita.


Luca Pilolli: Marco Arturo Villa pubblicava sulla sua pagina facebook "non sono pronto" (non più esistente) queste parole:

“Ciao ragazzi …
Sono un malato di cancro …
Carcinoma epatico con metastasi al sistema linfatico …
da 15 mesi mi curo con metodologie alternative
i risultati sono stupefacenti …
Mi sto salvando la vita con alimentazione vegetariana, estratti naturali e succhi verdi …
Sto raccontando la mia favola open-source perchè tutti devono sapere …
chi sa può scegliere, chi non sa subisce …”

Io ho usato spesso questo aforisma:
la malattia teme la conoscenza
da oggi grazie a Marco Arturo Villa
posso aggiungere un’altra grande citazione:

perché “chi sa può scegliere, chi non sa subisce”.
Quindi il nuovo aforisma da oggi in poi sarà:

La malattia teme la conoscenza perché chi sa può scegliere, chi non sa subisce.

Grazie Marco.

02 marzo 2014

Bertrand Russell sulla diffusione di un'opinione.

“The fact that an opinion has been widely held is no evidence whatever that it is not utterly absurd; indeed in view of the silliness of the majority of mankind, a widely spread belief is more likely to be foolish than sensible.”

Bertrand Russell (1872 – 1970), Marriage and Morals

In genere tradotto in italiano con:
Il fatto che un’opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda.
Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un’opinione diffusa sia cretina anziché sensata.

Bertrand Russell
Luca Pilolli: Per quanto posso essere d’accordo con la prima parte di questa asserzione sono profondamente in disaccordo con la seconda parte, perché:

  • in primo luogo non è assertiva, 
  • in secondo luogo, considerando la pragmatica della comunicazione umana, sarebbe molto più saggio affermare, l’ignoranza, piuttosto che la stupidità. 

Perché l’ignoranza indica un deficit conoscitivo, la stupidità indica un deficit comportamentale, in quanto stupido deriva da attonito, rimanere senza parole.

Questa piccola differenza che fa la differenza, avrebbe reso il pensiero più educativo invece che offensivo.

L’unica cosa che potrebbe, in parte, “scagionare” Russell è il fatto che le teorie della pragmatica della comunicazione umana sono state diffuse pochi anni dopo la sua morte.

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