Non si tratta solo del problema tecnico di assicurare e conservare la pace ma anche dell’importante compito di educare e illuminare le menti. Se vogliamo resistere alle forze che minacciano di sopprimere la libertà intellettuale e individuale dobbiamo avere chiaramente presente ciò che è in gioco, e qual’è il nostro debito verso la libertà stessa. La libertà che i nostri antenati ci hanno procacciato è la libertà che ha permesso la fioritura delle arti e delle scienze. È la libertà che ha permesso uno Shakespeare un Goethe, un Newton, un Faraday, un Pasteur, è quella senza cui non ci sarebbero nemmeno progressi tecnici, come ferrovie, radio, difesa dalle epidemie e libri a buon mercato e nemmeno cultura e libera fruizione delle opere d’arte.
Pensieri degli anni difficili di Albert Einstein, 1933.
Albert Einstein |
Letta il 14/05/2012 Luca Pilolli
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